Diritti civili in Inghilterra

In questi giorni il governo Inglese ha accolto alcuni emendamenti per la modifica della legge sulle unioni civili che entrerà in vigore il mese prossimo e che prevedono il divieto di poter rifiutare servizi alle persona gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. In tal modo si cercherà di evitare il ripetersi di spiacevoli episodi di discriminazione per cui alcuni gay si sono visti rifiutati da alcuni bar e ristoranti, venivano privati delle cure sanitarie da medici poco professionisti o si trovavano a sentirsi rifiutare dai vari consigli comunali la loro richiesta di unione civile gay.
In Gran Bretagna è già in vigore il divieto di poter licenziare o non assumere qualcuno per l'orientamento sessuale. È stata soppressa inoltre la possibilità per i gruppi religiosi di discriminare per motivi di fede i gay quando le attività svolte da quest'ultimi sono di carattere economico come, ad esempio, la fornitura di beni.
Va detto, però, che l'emendamento non ha avuto vita facile: il governo Blair, dopo la recente sconfitta registrata con la legge anti-terrorismo, ha dovuto accoglierlo principalmente per non rischiare di essere battuto una seconda volta in Parlamento, il che avrebbe significato la caduta del governo e le elezioni anticipate.