La percezione degli italiani sull'omosessualità


L'Eurispes ha svolto un'indagine sulla percezione che gli italiani hanno dell'omosessualità. Dai dati emerge un 52,5% di italiani che considera l'omosessualità una forma di amore come l'eterosessualità. Il 33,3% dichiara di poterla tollerare solo se non ostentata, mentre il 9,3% la definisce immorale.
Dal 2003 ad oggi è cresciuta di poco più di tre punti percentuali (dal 49,2% al 52,5%) il numero di persone che la ritengono una forma d'amore, mentre è scesa solo di un punto percentuale (prima era il 10,3%) il numero di intervistati che la ritengono immorale.
La statistica sottolinea come siano più le donne rispetto agli uomini ad accettare l'omosessualità come forma d'amore (il 55% contro il 50,1%). Allo stesso modo sono i più giovani ad essere più aperti (hanno scelto la prima opzione il 61% dai 18 ai 24 anni, il 62,1% dai 25 ai 34 anni, il 54% dai 35 ai 44 anni, il 49,8% dai 45 ai 64 anni ed il 33,9% fra gli over 65).
Un altro fattore rilevatene è il grado di istruzione: secondo i dati dello studio, ad un maggiore titolo di studio generalmente corrisponde una maggiore apertura.
Non meno rilevante è anche l'orientamento politico: il 74,2% dei cittadini di sinistra considera allo stesso piano l'amore eterosessuale e quello omosessuale, percentuale che passa al 58,5% fra quelli che si definiscono di centro-sinistra (58,5%), al 41,7% fra gli elettori del centro e al 32,7% fra quelli di centro-destra , infine, al 31,1% fra chi si definisce di destra.
A fronte del 35,5% di intervistati che si dice contrario a tutte le forma di riconoscimento delle unioni omosessuali, il 58,9% è favorevole ad una forma di riconoscimento giuridico, il 40,4% è a favore dei matrimoni con rito civile fra persone dello stesso sesso e e il 18,5% si dice contrario al matrimonio ma favorevole alle unioni civili.
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