Ondata di omofobia in Campania


La sera del 26 agosto a Napoli due turisti stranieri apparentemente gay sono stati aggrediti da un gruppo di ragazzi. Il fatto ha avuto luogo nel centro storico della città: due ragazzi, un armeno di 25 anni e uno svizzero di 47, sono stati avvicinato da una ventina di giovanissimi. Dapprima i ragazzi hanno iniziato a dirgli che non potevano parlare in inglese perché lì si poteva parlare solo la loro lingua, poi i due sono stati inseguiti quando hanno provato ad allontanarsi. Raggiunti, ha avuto inizio la colluttazione durante la quale i ragazzi hanno iniziato a picchiarli lanciando insulti omofobi nei confronti della coppia. Stando ai racconti delle vittime, i ragazzi erano armati anche di catene e hanno agito con totale freddezza solo per il gusto di praticare violenza.
Uno dei due ragazzi -il 25enne- ha avuto bisogno di cure mediche riportando lesioni guaribili in cinque giorni, mentre l'altro non ha avuto bisogno di ricorrere alle cure del pronto soccorso.
In un secondo momento si è scoperto che le due vittime dell'aggressione a sfondo omofobo non erano neppure gay ma semplici colleghi che lavorano per una organizzazione umanitaria non governativa.

Sempre in Campania ha avuto luogo un altro episodio di omofobia. Una coppia gay aveva appena concluso il trasloco nella loro nuova casa di Santa Maria a Vico (Caserta). L'accoglienza, però, non è stata delle migliori: uno dei due si era affacciato al balcone in pantaloncini corti, mentre l'altro era sceso a buttare la spazzatura. Un uomo sulla sessantina si è avvicinato con fare minaccioso al ragazzo che si trovava in strada e che ha richiuso d'istinto il cancello per proteggersi,. Nel frattempo l'uomo ha lanciato insulti e frasi del tipo: «Dì al quel ricchione del tuo amico di uscire fuori in modo civile, la prossima volta. [...] Tornatevene nei bassi di Napoli, da dove venite! Faremo una raccolta di firme per mandarvi via».
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