GeoCities chiuderà il 26 ottobre


Ricordo con un po' di nostalgia quando dodici anni or sono misi online il mio primo sito. Per farlo -come molti altri a quei tempi- scelsi di pubblicare le mie pagine su GeoCities, il primo sito ad aver permesso ai suoi utenti di pubblicare gratuitamente le proprie pagine su Internet. Ed è forse proprio il ricordo di quei tempi a farmi provare un po' di malinconia nel parlare della chiusura del servizio che avverrà il prossimo 26 ottobre.
Ma andiamo con calma. GeoCities, inizialmente chiamato BHI, venne fondato a metà del 1995 nel sud della California. Fin dalla sua origine, il sito era organizzato in "quartieri" dove ciascun utente poteva scegliere una via ed un numero civico al quale pubblicare le proprie pagine. I quartieri (inizialmente 6) erano tematici e fra loro già figurava WestHollywood, l'area dedicata a gay e lesbiche. Non è dunque un caso se negli anni pionieristici di Internet una gran parte delle informazioni a tematica gay passava proprio dalle pagine ospitate dal sito che il 15 dicembre 1995 venne ribattezzato in "GeoCities".
Nel giugno del 1997 divenne il quinto sito più polare di Internet e ad ottobre dello stesso anno raggiunse il traguardo di un milione di siti ospitati. Nel 1998 la società venne quotata in borsa e nel 1999 GeoCities divenne il terzo sito più visitato del web, preceduto solo da AOL e Yahoo!. Nel gennaio 1999 il sito venne acquistato da Yahoo! che ne prese il controllo il 28 maggio.
L'acquisizione fu alquanto impopolare e i nuovi termini di servizio che trasferivano i diritti di tutti i testi, immagini e media pubblicati sul sito nelle mani di Yahoo! provocò una migrazione di massa verso altri servizi di hosting gratuito che in quegli anni si erano andati via via moltiplicando. Nel giugno dello stesso anni il sito vide anche la morte dei "quartieri" che lo caratterizzavano, sostituti da un path unico scelto dall'utente. Nel 2001 i conti economici iniziarono ad essere in rosso e GeoCities introdusse limitazioni di banda e servizi premium a pagamento. Il declino era iniziato e molti siti popolari negli anni novanta vennero abbandonati o trasferiti su altri servizi. Ciò nonostante nel 2008 si è stimato che il traffico generato fosse stato di circa 177 milioni di visitatori annui.
Il 23 aprile 2009 Yahoo! ha comunicato la sua decisione di voler chiudere il servizio il 26 ottobre dello stesso anno. Una chiusura che in un certo senso rappresenta la fine di un'era.
Inoltre, stando alle pagine indicizzate da Google, attualmente sono ospitati presso quei server oltre 7.720.000 pagine, tra cui alcune sicuramente con contenuti unici ed originali che rischiano di lasciare definitivamente il web.
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