Licenziato perché drag queen?


Un ragazzo campano di 34 anni aveva una doppia vita: di giorno lavorava come commesso nella provincia di Teramo mentre di notte danzava in discoteca come Drag Queen.
A suo dire, quella doppia vita gli è costata il lavoro. Secondo la ricostruzione del legale, il giovane è stato tradito da un filmato pubblicato su YouTube che avrebbe svelato la sua doppia identità al datore di lavoro. Quest'ultimo lo avrebbe così minacciato di ridicolizzarlo rendendo pubblico il filmato, costringendolo a firmare una lettera di licenziamento in cambio del suo silenzio. Poi, dopo aver firmato le dimissioni, ci ripensa e le ritira ma scatta il licenziamento per aver violati gli "obblighi di correttezza e dirittura morale".
L'azienda, dal canto suo, nega tutte le accuse e ribatte che il motivo è tutt'altro: il ragazzo sarebbe infatti andato a ballare in discoteca durante un periodo di malattia ed il fatto che fosse vestito in abiti femminili è del tutto irrilevante ai fini del licenziamento.
Il 34enne ha confermato di aver ottenuto un mese di malattia in seguito a un incidente stradale, ma sostiene di essere andato a ballare in discoteca fuori dall'orario di reperibilità.
Al momento, dunque, non è possibile sapere quale delle due versioni sia quella reale e se si abbia avuto a che fare con un caso di discriminazione e ricatto o con un licenziamento legato all'abuso della malattia. Se il caso arriverà in tribunale, sarà un giudice a tentare di far chiarezza sugli avvenimenti.
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