Un appello per chiedere all'Istat di contare le coppie omosessuali


L'iniziativa è stata lanciata da Gay.it che ha deciso di lanciare una petizione per chiedere all'Istat di contare le coppie gay in occasione del censimento della popolazione del 2011.
L'intento è quello di evitare quanto accaduto nel 2001, quando il censimento non tenne conto dei rapporti d'affetto tra conviventi dello stesso sesso, equiparandoli ad esempio alle relazioni lavorative tra persone anziane e badanti.
«Questa volta -dice il testo dell'appello- non lasceremo che i nostri rapporti d'affetto vengano declassati: se la politica non vuole darci il matrimonio ponendo il nostro Paese in grave ritardo rispetto a tutti gli altri Stati europei, che almeno l'Istituto di statistica ci consideri per quello che siamo: coppie, coppie di fatto».
Nel 2004 venne fatto un nuovo censimento, ma anche questa volta i gay non vennero considerati. Il motivo era riconducibile al decreto legislativo sulla privacy approvato l'anno precedente e, quindi, il rilevare la vita sessuale di un individuo era stato letto come una violazione della tutela della privacy.
L'Istat dal canto suo ha già preso posizione, dichiarandosi pronta a fornire entro le prime settimane di marzo una risposta all'appello lanciato da Gay.it. Secondo un loro portavoce l'istituto di statistica sta attualmente valutando gli aspetti giuridico legali della richiesta, conclusi i quali, verrà fornita una «risposta chiara e coerente, senza il rischio di ambiguità«.

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