Caso Balducci: nell'inchiesta entra anche la prostituzione gay


Le indagini su Angelo Balducci, l'ex presidente del Consiglio nazionale dei lavori pubblici, stanno facendo emergere nuovi elementi. L'ultimo riguarda una nuova ipotesi di reato che riguarda lo sfruttamento della prostituzione maschile.
In base ai dati raccolti grazie ad alcune intercettazioni telefoniche, pare che l'umo organizzasse incontri gay a luci rossi avvalendosi dell'aiuto di due intermediari in grado di procurare aitanti giovani che potevano essere scelti per altezza, peso, colore e dimensioni anatomiche. I due uomini sono stati identificati come Chinedu Thomas Ehiem, 40 anni, nigeriano, residente a Roma ed indicato all'anagrafe come "religioso" e Lorenzo Renzi, 33enne veneto di Feltre.
La lista di ragazzi proposti dai due è molto lunga e variegata, si va dal cubano al tedesco e dal calciatore al ballerino della Rai. Non mancano anche alcuni extracomunitari, ai quali Baducci -dall'alto del suo ruolo istituzionale- prometteva di attivarsi con il Ministero dell'Interno per fargli ottenere un permesso di soggiorno in cambio dei loro "favori".
Il lavoro che veniva chiesto ai ragazzi viene spiegato molto chiaramente da Renzi in un'intercettazione del 6 dicembre scorso: «Te li pigli pure 2000 euro. Non rompere il cazzo!! Ti servono i soldi... metti un po' di musica, tiri fuori la [...]... ti cali il Viagra lì. E via!».
Il Vaticano, rimasto coinvolto dopo che si è scoperto che Chinedu Thiomas Ehiem è un cantore della Cappella Giulia (il coro utilizzato nelle cerimonie celebrate in San Pietro in assenza del Papa) ha immediatamente preso le distanze dichiarando che l'uomo non è un religioso né un seminarista. Il responsabile della Cappella Giulia ha immediatamente deciso di allontanarlo dal coro.
2 commenti