California. Le firme sono insufficienti: nessun referendum contro la Prop8


Le associazioni lgbt californiane non ce l'anno fatta. L'obiettivo era quello di raccogliere 700mila firme contro la cosiddetta "Proposition 8", una proposizione che ha inserito nella costituzione della California un articolo per affermare che lo Stato riconosce come valido solo il matrimonio tra un uomo e una donna, impedendo di fatto i matrimoni omosessuali (va ricordato che, non senza opposizioni, alla fine sono stati riconosciuti legalmente i 18mila matrimoni omosessuali già celebrati prima dell'ingresso in vigore della norma).
A sostenere il referendum abrogativo erano scesi in campo numerosi personaggi famosi e alcuni artisti avevano prestato la loro opera a favore della causa (come ad esempio la campagna NOH8 realizzata dal fotografo Adam Bouska di cui ci eravamo occupati qualche tempo fa), ma evidentemente lo sforzo non è stato sufficiente.
Secondo alcuni sondaggi, il 52% dei votanti si sarebbe pronunciato a favore dell'abolizione della proposizione, mentre solo il 40% si è dichiarato fermamente contrario al permettere matrimoni fra persone dello stesso sesso. Risultati che sono in netta contrapposizione con quelli del referendum del 2008, quando il 52% si espresse a favore della proposizione permettendo il suo inserimento nella costituzione.
Ora, poiché non sono state raccolte le firme necessarie nei tempi stabiliti, bisognerà attendere il 2012 prima che qualcuno possa nuovamente richiedere una consultazione popolare sulla norma. L'unica speranza per un'abbreviazione dei tempi potrebbe essere il riconoscimento dell'incostituzionalità della norma, sulla quale i giudici non si sono ancora espressi.
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