I filmati educativi statunitensi degli anni sessanta e la loro visione dell'omosessualità


Molti di voi avranno visto in un qualche film storico americano delle scene in cui un professore proietta in classe un film-documentario per spiegare un certo argomento.
Quei filmati esistevano davvero ed erano di gran voga negli Stati Uniti tra il 1945 e il 1970. Migliaia di pellicole prodotte da poche case di produzione specializzate che col tempo sono cadute nell'oblio (ad oggi più della metà risulta perduta) ma di cui recentemente si è tornato a parlare. Il motivo di questo ritorno alle cronache è la modalità con cui i temi venivano affrontati. Ad esempio per spiegare l'Aids si mostrava un ragazzo che al primo rapporto prematrimoniale ed occasionale si ammalava e moriva, tacendo sulle modalità di diffusione e sull'utilità di utilizzare prosecuzioni come il preservativo: il matrimonio veniva presentato come unica soluzione al problema. In altre parole, spesso quei filmati sembrano più intenti a voler forgiare la morale comune e condizionare i comportamenti sociali più che fornire informazioni obiettive ed utili su di un determinato argomento. I temi trattati non erano solo scientifici, ma spesso includevano anche argomenti sociali, sportivi e di altra natura.
Inutile dire che, data la morale dell'epoca, il sesso era quasi sempre descritto come un abominio e l'omosessualità come una vera e propria minaccia sociale. In particolare sono due i film che trattano apertamente di omosessualità: "Boys Beware" e "Perversion For Profit".

In "Boys Beware", prodotto da Sid Davis nel 1961, un poliziotto raccontava la storia di Jimmy, un ragazzo che incautamente si era lasciato avvicinare da Ralph che si era offerto di accompagnarlo a casa da scuola. Col tempo l'uomo iniziava ad invitarlo con frequenza crescente, arrivando a trascorrere con lui interi week-end di pesca. La voce fuori campo precisa: «Quello che Jimmy non sapeva è che Ralph era malato. Non una malattia visibile come il vaiolo ma non meno pericolosa e contagiosa. Vedete, Ralph era omosessuale». L'immagine mostra così i due che salgono le scale di un motel, lasciando poi intuire cosa il "povero" giovane abbia dovuto subire dal perfido gay. Dopo la dissolvenza viene mostrato Jimmy che si reca a denunciare l'accaduto alla polizia.
Il film prosegue con un secondo episodio: il giovane Mike viene avvicinato da uno sconosciuto mentre si trovava in un campo da basket. L'uomo gli offre un passaggio a casa e lui accetta. Peccato che a casa non ci arriverà mai perché viene violentato ed ucciso.
Il terzo e ultimo episodio mostra un ragazzo che, avendo saputo dalla polizia la pericolosità degli omosessuali, scappa e si mette in salvo dopo essere stato avvicinato da uno sconosciuto. In questo caso il viso del gay non viene neppure mostrato ma l'inquadratura lo mostra come un'ombra nera, terribile e minacciosa.

Lo scopo di "Perversion for Profit", invece, era quello di mettere in guardia i genitori riguardo alla minaccia per i loro figli rappresentata dalla pornografia.
Nel filmato il conduttore raffigura la pornografia come una piovra, alimentata dai comunisti e da imprenditori senza scrupoli per indebolire la moralità dei cittadini americani.
Fra i temi affrontati non potevano mancare anche le riviste gay, presentate come stampate degli omosessuali con l'intento di distribuirle fra i giovani per ammorbare le loro giovani menti e arruolare nuovi adepti. Viene addirittura asserito che una prolungata esposizione a riviste omosessuali può portare anche soggetti adulti alla conversione dei propri gusti sessuali (quasi si parlasse di oggetti radioattivi).

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