L'Onu e l'Unesco vogliono rendere gay metà della popolazione entro i prossimi 20 anni


Che alcuni esponenti della Chiesa siano sempre più alla ricerca di nuove motivazioni per portare avanti la propria crociata contro l'omosessualità è un dato di fatto, ma a tutto c'è un limite ed alcune affermazioni paiono quasi più degne di una commedia comico di bassa lega che di un discorso che si possa anche solo pensare di poter sostenere.
Ma andiamo con calma. Il protagonista della vicenda è il vescovo Demetrio Fernandez di Cordoba (Spagna), convinto che l'Onu e l'Unesco stiano lavorando per rendere gay metà della popolazione mondiale. Sembra incredibile ma è così.
Nel corso della sua omelia pronunciata alla messa del 26 dicembre scorso, il vescovo ha dichiarato: «L'Unesco, riunitasi pochi giorni fa, sta lavorando affinché per i prossimi 20 anni la metà della popolazione mondiale diventi omosessuale […] l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura utilizza vari programmi per introdurre "l'ideologia di genere" che in realtà è già presente nelle nostre scuole».
Alche riguardo all'ideologia di genere in sé, il religioso ha una propria teoria: «Secondo l'ideologia di genere uno non nascerebbe uomo o donna, ma sarebbe quello che sceglie secondo i suoi capricci, potrà cambiare genere quando gli pare. In questo modo, abbiamo l'ultimo risultato di una cultura che vuole rompere totalmente con Dio, con il Dio creatore, che ha fissato nella nostra natura la distinzione tra uomo e donna».

Via Gaywave.
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