Il terremoto in Giappone


L'11 marzo 2011 una scossa di terremoto da 8,9 gradi della scala Richter ha colpito il Giappone. L'epicentro è stato localizzato a 125 chilometri dalla costa, ad una profondità di 24,4 chilometri. Alle scosse ha fatto seguito un violento tsunami che si è abbattuto sulle coste della città di Sendai (dove sono state registrate onde alte fino a 10 metri) e nella regione di Tokyo. Stando alle statistiche, si è trattato del nono terremoto più potente mai registrato. Il bilancio, non ancora definitivo, parla di migliaia fra morti e dispersi. Innumerevoli anche gli sfollati che hanno visto le loro case portate via dalla furia delle onde.
Ad aggravare ulteriormente la situazione anche i danni riportati a tre centrali nucleari: quella di Onagawa, di Tokai e di Fukushima. Le autorità locali hanno da subito tentato di rassicurare la popolazione riguardo a possibili contaminazioni radioattive, mettendosi immediatamente all'opera per la loro messa in sicurezza. La preoccupazione, però, rimane molta ed è molta anche circospezione riguardo ai dati rassicuranti diffusi dalle autorità.
Nel frattempo la terra non smette di tremare: nelle ultime 24 ore si sono registrate 150 nuove scosse, 25 delle quali di magnitudo 6.
In conclusione spendo due parole anche sul motivo del ritardo con cui questo post è stato pubblicato: l'indecisione se scriverlo o meno è stata alta. Trattandosi di un tema delicato e completamente estraneo ai temi del blog, avevo il timore che potesse apparire come una sorta di "sciacallaggio" mediatico (in altre parole, un parlarne solo per guadagnarci dei click). Dall'altro lato, però, il non scrivere assolutamente nulla sarebbe stato un po' come far finta di nulla: da qui la decisione di attendere qualche giorno prima di scrivere un post a sostegno della popolazione giapponese colpita dal sisma.

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