Un tempo l'uomo aveva il pene ricoperto di spine


A sostenerlo è uno studio dell'università di Stanford pubblicato dalla rivista "Nature": un tempo l'uomo aveva degli aculei sul proprio pene. La teoria si basa sullo studio del DNA umano: qui sono state rinvenute tracce dell'avvenuta presenza questa curiosa caratteristica, fortunatamente poi persa nel corso dell'evoluzione della specie.
L'ipotesi è che la loro funzione fosse quella di rimuovere le tracce di liquido seminale lasciate da precedenti "ospiti". Nulla da ridire sulla necessità di pulizia, ma forse non dev'essere stata una caratteristica particolarmente piacevole per il partner (anche se vien da dire che in mancanza di alternative ci si abitua un po' a tutto).
Composti dalla stessa sostanza delle unghie, non è stata esclusa l'ipotesi che tali aculei avessero anche una funzione di organi di senso.
Non è dato di sapere l'esatto motivo della loro scomparsa nel corso del tempo, ma una fra le ipotesi più avvalorate è che la loro funzione di "pulizia" dello sperma dei rivali sarebbe diventato superflua con l'arrivo di rapporti maggiormente monogami fra gli uomini.
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