Come funziona un'erezione?


È un fatto risaputo: davanti ad uno stato di eccitazione il corpo dell'uomo reagisce provocando un'erezione. Ma come avviene esattamente questo processo?
Il tutto ha inizio attraverso una qualche sollecitazione (tattile, attraverso fantasie, guardando immagini o anche durante il sonno). Il sistema nervoso parasimpatico reagisce rilasciando delle cellule monocitiche lisce dei vasi arteriosi: l'ingresso del sangue nelle arterie del pene aumenta di circa 40 volte rispetto alle condizioni normali. La conseguente espansione dei corpi cavernosi che attraversano l'intera lunghezza del corpo del pene provocano una compressione contro le pareti delle vene periferiche, diminuendone la portata e, conseguentemente, evitando il normale drenaggio di sangue venoso (clicca qui per guardare uno schema della posizione di arterie, vene e corpi cavernosi visti di sezione). A quel punto le cellule rilassano i vasi arteriosi che si riempiono e comprimono il mantello penico che chiude i vasi venosi, mantenendo la rigidità del membro.
Il processo inverso, ossia il ritorno ad uno stato flaccido in seguito ad un'erezione, avviene nel modo esattamente opposto: il flusso di sangue diminuisce, le vene vengono decompresse e iniziano a permettere il normale deflusso del sangue, permettendo lo svuotamento dei corpi cavernosi.
Volendo provare a semplificare il tutto, si può fare un semplice paragone con un normale tubo in gomma per l'irrigazione. In condizioni normali, la quantità d'acqua che entra è la stessa che ne fuoriesce e la struttura del tubo rimane morbida. Se, però, proviamo a piegare il tubo in un punto qualsiasi, la strozzatura impedisce il normale passaggio dell'acqua e la pressione dell'acqua che continua ad entrare rende rigida la parte di tubo compresa fra il rubinetto e la strozzatura stessa. Immaginiamo che il rubinetto siano le arterie che portano il sangue al pene e che la strozzatura sia la stessa che viene provocata con la compressione delle vene: il principio che provoca rigidità risulta pressoché lo stesso.
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