Legge anti-omofobia: bocciata la proposta del Pd. Carfagna: «Un'occasione persa»


La Commissione Giustizia della Camera ha bocciato la proposta di legge contro l'omofobia redatta da Anna Paola Concia (Pd). Il provvedimento, composto da soli due articoli, è all'esame della commissione da ben 959 giorni ed anche ieri il tutto si sarebbe concluso con un nuovo rinvio se non fosse stato per l'opposizione alla decisione da parte dei proponenti. E così le carte sono state scoperte: Pdl, Lega e Responsabili hanno votato contro; Pd, Idv e Fli a favore; l'Udc si è diviso (Capitanio Santolini e Roberto Rao hanno votato contro in base alla linea del partito, mentre Lorenzo Ria si è astenuto). Il risultato finale è stato di 26 contrari e 17 favorevoli.
Paola Concia ha commentato il risultato affermando: «È davvero una vergogna. È bene che la gente sappia la verità: il centrodestra ha detto no ad una battaglia di civiltà come quella contro l'omofobia a favore della quale si era espresso anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel mettere a punto questo testo avevamo tenuto conto dell'intera legislazione europea. Ora a livello internazionale ci rideranno dietro perché siamo gli unici a non voler contrastare il reato dell'omofobia che viene invece punito severamente in mezza Europa». Un tema che aveva trattato anche alla vigilia del voto, affidando il suo pensiero ad una lettera inviata a tutti i membri della commissione: «In Italia, da qualche anno, siamo di fronte ad un'emergenza omofobia che allarma anche il Parlamento Europeo: centinaia i casi registrati soprattutto nei confronti dei giovani. È proprio per loro che dovremmo approvare questa legge. Non solo per i giovani omosessuali, ma per tutti. Per indicare chiaramente quale paese vogliamo costruire: un paese coeso socialmente che rifiuti la violenza e la deriva dell'odio. Omofobia, razzismo e misoginia sono in realtà la stessa cosa e la paura del diverso rende tutti più poveri».
A tuonare contro la decisione del proprio partito è anche il ministro alle Pari Opportunità Mara Carfagna: «Il Popolo della libertà, col voto di oggi in commissione, ha perso un'occasione. Il testo, infatti, non prevedeva il reato di omofobia, ma introduceva aggravanti per i reati commessi a scopo discriminatorio; una norma di stampo europeo. Voterò a favore del provvedimento non appena arriverà in aula».
Il Pd, infatti, ha fatto richiesta di tornare al testo originario presentato dall'allora capogruppo Antonello Soro. La sua discussione in aula avrà inizio il 23 maggio prossimo, nella speranza che il tutto non finisca come il 13 ottobre 2009, quando la prima versione del testo proposto dall'onorevole Concia venne accantonato dall'Assemblea dopo l'approvazione della pregiudiziale di costituzionalità presentata dall'Udc.
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