Bocconi: un anno di sospensione per lo studente omofobo


Qualche mese fa alcuni manifesti affissi nell'ateneo dell'Università Bocconi di Milano dal Best (Studenti Bocconi equal students) sono stati resi di mira da un omofobo che li ha imbrattati con frasi ingiuriose del tipo "I froci si curano a Zyklon b" (un acido usato nei campi di concentramento) e "L'HIV la vostra punizione". E, ancor prima, un altro studente è stato aggredito verbalmente mentre affiggeva in bacheca dei volantini del gruppo.
Un gesto che forse Bossi avrebbe liquidato come "bonario" ma che poco è piaciuto consiglio di facoltà. Anziché lasciar cadere il tutto, le indagini interne sono andate avanti ed il responsabile di entrambi i fatti è stato identificato. L'annuncio è giunto dalla voce del consigliere delegato della Bocconi, Bruno Pavesi, che ha dichiarato: «Lo studente responsabile è stato identificato, sottoposto a provvedimento disciplina­re e portato davanti al Consi­glio di facoltà».
Nei suoi confronti è stata decisa la sospesone per un anno dalla possibilità di sostenere esami e, inevitabilmente, una macchia indele­bile sul curriculum. Una punizione esemplare, dunque, resa possibile dall'introduzione nell'ateneo da circa un anno di un Honor Code che prevede, fra gli altri comportamenti sanzionabili, anche il «causare un pregiudizio o un pericolo di pregiudizio all'incolumità fisica o morale di altre persone».
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