Forse un trono gay a Uomini e Donne, ma...


Le voci che circolano in rete si stanno facendo sempre più insistenti. La trasmissione televisiva "Uomini e Donne" potrebbe presto proporre un trono gay. A smorzare l'entusiasmo per notizia, però, è il nome di chi si è autoproposto per occuparlo e che molti in rete danno come il più probabile: Marcol Berti.
L'ex gieffino è noto per la sua voglia di mettersi in mostra, per i suoi eccessi e per le sue crisi isteriche. In altre parole è uno stereotipo particolarmente caro alla televisione nostrana e che non si distacca dai gay tutti piume di struzzo di cui parlava qualche giorno fa anche Fabio Canino.
Con questo -ovviamente- non voglio dire che essere effeminati sia un male. Il problema è che la televisione tende a mostrare un'unica tipologia di gay e, guarda a caso, probabilmente quella che maggiormente si presta alla presa in giro e dare l'idea dell'omosessualità come qualcosa di buffo e di lontano dalla quotidianità. Tant'è vero che già ai tempi del "Grande Fratello" in molti presero le distanze dicendo di non sentirsi rappresentati, ancor più dopo che Maicol dichiarà di sentirsi una donna intrappolata in un copro di uomo (il che lo rende tecnicamente un transessuale all'inizio del proprio percorso e non un gay, che notoriamente non provano alcun desiderio di cambiare sesso). Ma come gay viene spacciato e quello è lo stereotipo che viene passato allo spettatore comune.
D'altra parte il ragionamento sarebbe lo stesso anche nel caso di uomini eterosessuali. Se, per assurdo, non si conoscessero persone etero e se la televisione mostrasse solo il Grande Fratello, l'idea di eterosessuale che passerebbe non sarebbe particolarmente gratificante perché ci si confronterebbe solo con una certa tipologia di persone. Solo dalla pluralità ci si può fare l'idea che esistono uomini più rudi, altri più sensibili, alcuni più intelligenti, altri più simpatici...
E allora perché non dev'essere possibile far passare il messaggio che anche nella comunità lgbt c'è varietà? Perché non si deve far sapere che c'è il gay più maschile, quello più tradizionale, il direttore di banca e anche quello più pittoresco?
Lo sforzo non sarebbe poi molto, ma fintanto che si continuerà a non aver problemi a mostrare Maicol in fascia pomeridiana ma si censureranno i baci più "normali" di Gossip Girl, allora è evidente che al pubblico verrà dato un unico messaggio, con buona pace per chi deve fare i conti con gli stereotipi nel sostenere la normalità dell'esser gay.
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