Giovanardi contro Madonna (perché amica dei gay)


Carlo Giovanardi è tornato a sedere nel salotto di "KlausCondicio", un programma di Klaus Davi trasmesso attraverso You Tube, in una puntata dal titolo "Popstar contro Berlusconi: è marketing?".
Come prevedibile, il sottosegretario ha difeso a spada tratta il suo leader contro gli attacchi a lui rivolti da Madonna nel corso di un'intervista rilasciata al Festival di Venezia in cui l'ha definito «Inadatto a governare».
«Molto intelligente l'attacco all'Italia e a Berlusconi della signora Ciccone -ha dichiarato Giovanardi- Riprende un giornale inglese, The Economist, che pontifica da un Paese in cui, ad agosto, abbiamo visto rivolte sociali senza precedenti e certamente avrà sentito cosa ha detto il premier inglese a commento di una città come Londra messa a ferro e fuoco; l'Inghilterra è un Paese in preda a un evidente sfascio delle strutture familiari, a una disgregazione totale della società. Insomma se il pulpito cui si ispira Madonna è quello inglese... allora possiamo stare tranquilli».
Provando a sorvolare sul perché una situazione interna dovrebbe screditare automaticamente , per il solo fatto di essere stampato lì, un giudizio espresso da un famoso giornale economico (che qualche tempo fa aveva dedicato a Berlusconi un articolo dal titolo "Perché è inadatto a governare l'Italia") e su quale sia il legame che fa sì che un giudizio espresso su singolo politico dovrebbe risultare un insulto all'intero Paese (pensiero poi ripreso anche da Daniela Santaché, il che mette Giovanardi in buona compagna), è sul finale che il sottosegretario ha dato il meglio di sé tornando su uno dei suoi più classici tormentoni, la sua ossessione contro i gay.
«Gli italiani sanno che è una supermiliardaria e non è che la gente si lasci irretire da questi satrapi ricchi e viziati -ha affermato- Tra l'altro, la signora Ciccone è apertamente per le famiglie omosessuali, quindi schierata palesemente contro la nostra cultura e la nostra Costituzione che non prevedono famiglie gay».
Qualcuno potrebbe gentilmente digli che quella è la sua personale cultura e che la Costituzione non dice nulla di specifico a tal proposito (quella che continua a rivangare è solo un'interpretazione). E, già che ci siamo, potreste ricordargli che anche Berlusconi è un multimiliardario?
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