Il «Don't ask, don't tell» non c'è più


Dalla mezzanotte di ieri è stato definitivamente abrogato il cosiddetto «Don't ask, don't tell», la norma vigente dal 1993 che consentiva ai gay di prestare servizio nelle forze armate statunitensi a patto che nessuno avesse dei sospetti riguardo alle loro preferenze sessuali.
Dopo una serie di tira e molla, il senato aveva deciso la sua abrogazione lo scorso dicembre, ma dato l'intercorrere di alcuni "tempi tecnici" che consentissero al Pentagono di recepirne le nuove norme, il tutto è divenuto operativo solo ora. Anche tutti i processi in corso nei confronti di militari accusati di essere omosessuali decadranno automaticamente.
La notizia, com'è prevedibile, è stata accolta con gioia dalla comunità omosessuale che presta servizio nell'esercito statunitense e che fino ad oggi ha dovuto vivere nell'ombra. C'è chi, come Gary Ross e Dan Swezy (fidanzati segretamente da 11 anni), ha deciso di celebrare il proprio matrimonio allo scoccare della mezzanotte o chi ha voluto pubblicare su YouTube il proprio coming out telefonico con il padre.
Fra i militari usciti allo scoperto c'è anche Josh Seefried, uno dei co-fondatori di OutServe, un sito riservato ai gay delle forze armate che in questi anni ha messo in contatto fra loro più di 4mila soldati omosessuali in servizio in giro per il mondo.
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