Dylan McDermott nudo in American Horror Story


Dylan McDermott (pseudonimo di Mark Anthony McDermott) nasce a Waterbury il 26 ottobre 1961. L'attore statunitense è noto principalmente per il ruolo dell'avvocato Bobby Donnell nella serie televisiva "The Practice" che lo portò a vincere un Golden Globe nel 1999. Ed è lui il protagonista di "American Horror Story" di Ryan Murphy.
Vestendo i panni del dr. Ben Harmon, già nel primo episodio ci viene mostrato mentre cammina per casa senza veli o mentre si masturba prima di scoppiare in lacrime. Nulla di esagerato o volgare, ma una trasgressione che appare cara al regista e che ritroviamo anche in altri episodi della serie. È il caso dell'attore Teddy Sears (il biondino della coppia gay che infesta la casa) che non manca di mostrare il suo lato b nel cambiarsi d'abito e persino nel momento in cui viene documentato il suo brutale assassinio.

La serie racconta la vita della famiglia Harmon, trasferitesi da Boston a Los Angeles alla ricerca di un nuovo inizio per riconsolidare il loro legame familiare. Ben presto scopriranno che i precedenti proprietari della loro nuova casa, una coppia omosessuale, sono morti tra le mura domestiche apparentemente a causa di un omicidio/suicidio. La loro sofisticata e sarcastica vicina di casa Constance e sua figlia Adelaide, affetta da sindrome di Down, entrambe ex inquiline della casa, diventano frequenti e indesiderati ospiti. Moira O'Hara è invece la loro nuova domestica, anch'essa legata al passato della casa, che agli uomini si presenta giovane e seducente mentre le donne la vedono come una donna anziana e malinconica. Ben inizia a ricevere i suoi pazienti all'interno della casa; uno in particolare, un adolescente psicotico di nome Tate Langdon, fa la conoscenza di Violet, di cui presto si innamora. Dal momento in cui gli Harmon si stabiliscono nella casa, strani e spesso violenti eventi si verificano con regolarità crescente.
La casa, costruita nei primi anni del 1900, è stata teatro di decine di morti violente e perciò è conosciuta da tutti come «La casa degli omicidi» (The Murder House). Presi dalle loro tribolazioni

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