Vittorio Feltri condannato per omofobia


Il tribunale di Milano ha inflitto una multa a Vittorio Feltri per omofobia. I fatti risalgono 2007, quando il senatore dei Verdi Gianpaolo Silvestri (fondatore negli anni Ottanta dell'Arcigay ed oggi dirigente di Sel) appoggiò in aula l'abolizione della pena di morte in ambito militare, sostenendo che «Il rifiuto di adempiere a ordini di morte è un dovere oltre che un diritto, esprimo piena solidarietà a tutti i disertori».
Il 12 marzo 2007, all'interno della rubrica televisiva "Pensieri&Bamba" trasmessa da Odeon Tv, Feltri attaccò la posizione del senatore affermando: «È iscritto all'Arcigay e ama i disertori, forse perché scappando offrono le terga». Una frase che non attaccava tanto il suo pensiero pacifista ma il suo essere gay e che, in base a quanto stabilito dal tribunale, costerà al giornalista 50mila euro di risarcimento.

Dal canto suo Vittorio Feltri non è nuovo a simili condanne: nel 1997 è stato condannato in primo grado con Gianluigi Nuzzi per diffamazione a mezzo stampa nei confronti di Antonio Di Pietro, nel gennaio 2003 è stato condannato insieme a Paolo Giordano per aver travisato il pensiero di Francesco De Gregori su Togliatti e sul PCI, il 14 febbraio 2006 è stato condannato ad un anno e sei mesi di carcere per diffamazione nei confronti del senatore Ds Gerardo Chiaromonte ed il 7 agosto 2007 è stato condannato per diffamazione assieme a Francobaldo Chiocci e alla società Europea di Edizioni spa a versare un risarcimento di 45mila euro in favore di Rosario Bentivegna, uno degli autori dell'attacco di via Rasella.
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