Gasparri e Giovanardi scrivono a Napolitano contro la sentenza della Cassazione sulle coppie gay


La recente sentenza della Cassazione che ha sancito la necessità di riconoscere dei diritti anche alle coppie gay pare preoccupare parte del mondo politico più di quanto non lo avessero fatto nei mesi scorsi i conti pubblici e il rischio di default del Paese.
In questi giorni si stanno moltiplicando a dismisura le esternazioni omofobe di alcuni politici (come quelle di Domenico Scilipoti, Alessandra Mussolini e Romano La Russa, giusto per citarne alcune) che spesso hanno raggiunto livelli intollerabili da vero e proprio insulto gratuito.
Da due personaggi come Carlo Giovanardi e Maurizio Gasparri certo ci si sarebbe potuto aspettare qualcosa, ma i due si sono immediatamente attivati per fare di più: armati di carta e penna, hanno scritto una lettera indirizzata a Giorgio Napolitano (nella sua qualità di presidente del Consiglio superiore della magistratura) per chiedere il suo intervento. In particolare, gli esponenti del Pdl chiedono al Capo dello Stato «di voler ricordare che nel nostro ordinamento democratico è il Parlamento a legiferare mentre secondo l'art. 101 della Costituzione sopracitato "i giudici amministrano la giustizia" e le sentenze non possono essere utilizzate per orientare l'opinione pubblica».
Insomma, della serie "questa è casa mia e qui comando io"... sia mai che l'opinione pubblica (forse non così omofoba come credevano) o le posizioni dell'Eroparlamento possano portare ad un'estensione dei diritti dell'individuo senza che siano stati loro a decidere chi ne dovesse beneficiare.
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