Scilipoti: «I gay possono amarsi anche senza atti animaleschi»


Ospite della della web-tv berlusconiana "Movimentando", l'onorevole Domenico Scilipoti ha parlato di vari argomenti: dall'assalto delle formiche amazzoniche, agli spogliarelli di Sara Tommasi («Se si spoglia che ci posso fare io?») e dal voto del 14 dicembre 2010 («Non ho salvato Berlusconi, ma gli italiani») al duce («Forse nel mio codice genetico c'è qualcosa che riporta a Mussolini [...] Le scelte giuste fatte da Mussolini sono state moltissime, nell'interesse del Paese e nell'interesse dell'Italia»).
Immancabile anche qualche domanda sull'omosessualità (nella foto di apertura l'espressione assunta quando gli è stato chiesto il perché consideri contro natura i rapporti anali), con tanto di aspettative da parte del conduttore (che, al suo «Ora finiremo veramente su tutti i giornali», ha replicato con un «L'abbiamo chiamata apposta»).
Fatto sta che Scilipoti non ci ha risparmiato il suo punto di vista, condannando non tanto i rapporti omosessuali in sé, ma gli atti sessali che possono intercorrere fra due uomini: «Un rapporto anale secondo me è contro natura. Due uomini che stanno insieme e hanno dei rapporti anali hanno un rapporto non normale. Due gay possono amarsi anche senza avere quel tipo di rapporto».
Ed ancora: «Due si amano e si vogliono bene perché hanno dei rapporti anali? Voler bene è qualcosa di diverso: voler bene è rispettare gli altri e quello non è rispettare gli altri. Due uomini che stanno assieme e che hanno rapporti anali compiono un atto animalesco. E allora quello non è volersi bene, voler rispettare chi ti sta accanto. È un volerlo sottomettere oltre il normale».
Non pago, Scilipoti ha poi spiegato anche la sua curiosa teoria su come funzionino i rapporti eterosessuali: «Una famiglia deve essere formata da un uomo e una donna, perché un uomo e una donna non fanno altro che procreare e mandare avanti la stirpe».
E così, mentre le famiglie ai suoi occhi non hanno altro scopo nella vita che sfornare bambini, lui ha aggiunto: «Due uomini che stanno assieme non sono una famiglia. Hanno scelto di avere una vita diversa e non possono essere paragonati ad una famiglia tradizionale. Per me cristiano e cattolico il rapporto sessuale viene visto in un determinato modo ed è un percorso per raggiungere un obiettivo e un fine. Invece due uomini che stanno insieme non hanno un fine, ma hanno soltanto il soddisfare delle esigenze».
Sorvolato sul concetto di "scelta" (l'omosessualità non si sceglie), verrebbe quasi da chiedersi quanti figli abbia Scilipoti se -come lui afferma- il suo scopo in ogni rapporto è quello di generare una nuova vita.
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