Elsa Fornero dice «no» ai matrimoni gay


Pochi giorni fa il ministro Elsa Fornero aveva dichiarato che «Si deve affrontare con visione aperta anche il tema delle persone dello stesso sesso che chiedono di essere famiglia». In molti avevano apprezzato quelle parole, ma a smorzare l'entusiasmo è una lettera che lo stesso ministro ha inviato ieri quotidiano Avvenire, in risposta al malumore espresso attraverso quelle pagine dal mondo cattolico.
«Non ho auspicato che le unioni di fatto, sia etero sia omosessuali, siano equiparate alla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna -si legge- ma semplicemente invitato ad aprire gli occhi sulle diverse realtà che stanno emergendo e a non dimenticare, e meno che mai a discriminare, i diritti dei singoli individui che vi si riconoscono e che chiedono con forza un riconoscimento».
Immediata la reazione di Arcigay che in una nota ha espresso tutto il suo disappunto: «Riteniamo sorprendente e odioso questo «no» che rischia di apparire del tutto confessionale e che cancella la sentenza 138 della Corte costituzionale e la recente sentenza della Corte di Cassazione. Il Ministro auspica addirittura di risolvere la questione garantendo diritti ai singoli e non delle coppie nonostante tutte le sentenze attribuiscano espressamente alle coppie dello stesso sesso dignità di famiglia, uguaglianza di diritti con le coppie eterosessuali coniugate e piena dignità costituzionale. Banalmente, la piena parità tra omosessuali ed eterosessuali si realizza solo nella completa uguaglianza e cioè nel matrimonio tra persone dello stesso sesso e questo dovrebbe essere l'unico approccio possibile, laico ed europeo, al concetto di pari opportunità».
L'Arcigay non manca anche di auspicare «che il Ministro Fornero, piuttosto che rassicurare i vescovi, riesca a rassicurare i cittadini non solo lgbt che il peso delle sentenze, delle raccomandazioni dell' Unione europea, dei principi di eguaglianza e non discriminazione della nostra Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione, nonchè il sostegno della società italiana rilevato dall'Istat, contino decisamente qualcosa per il Governo della Repubblica».
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