La profezia di Topolino


In molti l'hanno ribattezzato la "Profezia di Topolino" e, nonostante si tratti di una semplice coincidenza, in queste ore quelle vignette stanno letteralmente spopolando su Internet.
Ma andiamo con calma. È il 23 maggio 1993 e nelle edicole italiane esce il numero 1956 di Topolino. Al suo interno c'è una storia dal titolo "Paperinik e le tasse rapinatorie", ambientata in un periodo in cui le casse comunali di Paperopoli sono sull'orlo del lastrico a causa di un'elevata evasione fiscale. Da qui l'idea del sindaco: far ricorso ad un governo di tecnici che potesse aumentare la pressione fiscale sobbarcandosene anche l'impopolarità.
Nella storia la richiesta di una terribile "metatassa" a Paperon De Paperoni farà sì che Paperinik decida di intervenire, riuscendo poi a convincere le autorità ad adottare una pressione fiscale più equa.
Ma è proprio il momento in cui si decide la creazione di un "governo tecnico" ad avere una tale similitudine con la situazione politica odierna, da apparire quasi come un racconto del presente.
Per onor di cronaca, però, va detto che gli autori non sono ricorso a sfere di cristallo per predire il futuro, ma molto più verosimilmente hanno scritto quella storia come caricatura dell'allora Governo Ciampi. Nel 1993, infatti, era appena finita l'era di  Tangentopoli e l'Italia si trovava in una grave crisi finanziaria (la lira era arrivata ad un deprezzamento del 30% del suo valore e la disoccupazione era schizzata alle stelle), motivo che per la prima volta nella storia repubblicana spinse il Presidente del Consiglio a presentare nella sua squadra di governo ben nove figure tecniche.

Clicca qui per guardare la tavola in cui il sindaco propone un governo tecnico.
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