Uccide il figlio di quattro anni perché lo crede gay


Un duplice omicidio commesso per cieca omofobia. È quanto ci racconta una drammatica storia di cronaca che arriva dalla Carolina del Nord (Stati Uniti).
Peter Lucas Moses si crede un messaggero di Dio ed ha fondato una propria setta (i "Black Hebrew") di cui è il leader. Sostenitore della poligamia, viveva insieme alle sue compagne (tenute in uno stato di semi-schiavitù) ed i loro figli.
Il piccolo Jadon Higganbothan (nella foto) era uno di loro, ucciso a colpi di pistola dal patrigno a causa di una pacca sul sedere data ad un suo coetaneo. Un gesto che a quattro anni non può necessariamente essere ricondotto ad un qualsiasi impulso di tipo sessuale, ma sufficiente a far pensare all'uomo che il bambino potesse essere gay. Dapprima l'uomo ha proposto alla madre ventottenne del piccolo di punire il figlio per il suo gesto, poi ha preferito freddarli entrambi in seguito al suo rifiuto.
L'uomo ha confessato il duplice delitto nel corso del suo processo in modo da ottenere uno sconto di pena: la pubblica accusa, infatti, gli aveva proposto il carcere a vita al posto della pena di morte nel caso di un'ammissione piena delle proprie responsabilità.
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