Intervista a Doni Corrado


In occasione dell'uscita del settimo ed ultimo episodio di "Tris" (che è possibile seguire a partire da stasera sul canale YouTube della serie) incontriamo la sua regista, Doni Corrado.

Ci racconti qualcosa di te?
Sono una regista ed autrice, principalmente per la TV (ma anche cinema, pubblicità, videoarte, web). Lavoro nell'ambito audiovisivo ormai da parecchi anni e ho cercato sempre di seguire i progetti che più mi appassionavano. Ecco, se dovessi descrivermi con poche parole, direi che sono una persona appassionata, gioviale, curiosa e... amante della cucina! :)

Com'è nata la tua partecipazione in Tris?
Circa un anno fa, ho conosciuto Antonio Back, proprio nel periodo in cui lui stava mettendo su il progetto di TRIS. Mi sono subito interessata a questa serie web, alla sua freschezza, al fatto che era un progetto a costo zero ma dai contenuti molto interessanti, fuori dagli schemi, difficili da veicolare in un Paese come il nostro... una vera e propria sfida! Come piacciono a me. All'inizio, ho cercato di dare una mano come potevo, soprattutto in ambito organizzativo. Ma poi, quando Antonio mi ha chiesto se volevo occuparmi della regia, ho pensato «Perché no?»: il cast è eccezionale, le figure professionali anche. Mettere a disposizione il mio lavoro, mi sembrava davvero il minimo, visto il grande impegno e dedizione che ognuno ha profuso nel progetto.

Se dovessi riassumere la serie in tre parole, quali sceglieresti e perché?
-Spumeggiante: la sceneggiatura scritta da Antonio Back è veramente divertente. Dialoghi effervescenti e una storia molto ben costruita.
-Profonda: a prescindere dal taglio da commedia, TRIS lascia ampio margine alle riflessioni personali circa tematiche di scottante attualità.
-Completa: in TRIS c'è davvero tutto. Amicizia, passione, amore, intrighi, indagine sociale, denuncia, libertà di espressione, risate. E il tutto in soli 10 minuti circa a puntata...

Tris è una serie prodotta a costo zero dove tutti avete lavorato senza trarne un beneficio economico. Credi che questa caratteristica abbia portato alla formazione di un cast e di una troupe più motivati?
Senza ombra di dubbio, lavorare su un progetto comune a costo zero presuppone grandi motivazioni personali. Chi ha partecipato a TRIS, dagli attori alle figure tecniche, ha veramente convogliato tutta la sua professionalità in maniera profonda. Semmai più che in altri lavori. Poiché è in casi come questo che ci si può permettere davvero di accettare un lavoro esclusivamente per passione, perchè si crede molto in una visione comune. E sotto quest'ottica, il web offre ancora questa grande opportunità.

Quali sono secondo te i pregi e difetti di una produzione indipendente?
Come detto prima, una produzione indipendente ha innanzitutto il grande pregio di impegnare persone fortemente motivate. Professionisti che amano veramente il proprio lavoro e, grazie a progetti come TRIS, possono avere la libertà di sperimentarsi a 360 gradi (cosa che non sempre le grandi produzioni offrono, anzi). Uno dei 'difetti' principali di una produzione indipendente, è quello di non avere magari sempre a disposizione ciò di cui si può aver bisogno su un set. Ma, anche questo "difetto", risulta essere ancora più stimolate, soprattutto nel cercare nuove soluzioni, modi creativi per 'portare a casa il lavoro'.

Ci racconti qualche aneddoto che riguarda la produzione della serie?
Più che un singolo aneddoto, mi vengono in mente la miriade di volte che ci siamo ritrovati a ridere come matti nel girare alcune scene molto divertenti. In alcuni casi, ho dovuto dare lo "stop" prima del tempo: le nostre risate rischiavano di sovrastare l'audio della scena. :)

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
La mia vita professionale prosegue sulle strade già intraprese: TV, cinema, prodotti audiovisivi per il web. Ma l'esperienza di TRIS mi ha sicuramente insegnato una cosa importantissima: seguire le proprie passioni, darsi l'opportunità di credere in un progetto, di sceglierlo, sono dei lussi a cui non voglio più rinunciare.
2 commenti