Il Cardinal Martini rifiuta l'accanimento terapeutico


Si sono aggravate le condizioni di salute del cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano dal 1980 al 2002, da tempo malato di Parkinson. «È purtroppo entrato in fase terminale -ha dichiarato il neurologo Gianni Pezzoli- Dopo un'ultima crisi, cominciata a metà agosto, non è più stato in grado di deglutire né cibi solidi né liquidi. Ma è rimasto lucido fino all'ultimo e ha rifiutato ogni forma di accanimento terapeutico». Un rifiuto all'alimentazione forzata che, nella sua condizione, equivale a morire.
Una scelta comprensibile ed umana, ma che subito ha riportato alla mente le influenze vaticane a favore dell'accanimento terapeutico e contro l'approvazione di ogni forma di testamento biologico. Una situazione che ha raggiunto il suo culine nel 2009, quando l'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusoni intervenne sul caso di Eluana Englaro arrivando ad affermare: «Eluana è una persona viva, respira, le sue cellule cerebrali sono vive e potrebbe in ipotesi fare anche dei figli. È necessario ogni sforzo per non farla morire».
Ed è così che in queste ore su Twitter c'è chi commenta: «Vediamo un po' cosa ha da dire la Chiesa adesso», «Gli si concede quello che non è accettabile per tutti gli altri?» e «Grande rispetto per il Cardinal Martini che rifiuta accanimento terapeutico. E il pensiero va a Eluana Englaro per la quale fu obbligatorio».
C'è anche chi ha apostrofato la sua scelta come «La sua ultima lezione teologica», lanciando una riflessione sulle posizioni vaticane che sempre più spesso appaiono dettate da preconcetti e non dall'amore per l'uomo e per la sua dignità. Un'ipotesi che parrebbe confermata anche dall'imbarazzante silenzio dei palazzi pontifici di fronte ad uno stimatissimo uomo di Chiesa che ha deciso di morire anziché "sopravvivere" legato ad una macchina, così come molti emeriti prelati hanno predicato fosse doveroso fare in base a teorie astratte e forse troppo lontane da chi vive in prima persona la situazione.

Update 16:30: L'arcivescovo di Milano, Angelo Scola, ha cominicato l'avvenuto decesso del cardinale Carlo Maria Martini.
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