Nigeriano ottiene la carta di soggiorno: in patria è a rischio di violenze per la sua omosessualità


In Nigeria l'omosessualità è punita con pene che arrivano ai 14 anni di detenzione e, in alcune zone, è addirittura previste la fustigazione e la lapidazione.
Date le premesse, un giudice di pace di Padova ha deciso di sospendere l'ordine di espunzione di un ventiseienne nigeriano che, a causa della sua dichiarata omosessualità, in patria rischia di essere vittima di persecuzioni e violenze.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso 6 marzo, quando la questura di Padova aveva emesso nei suoi confronti un foglio di via, data la sua permanenza in Italia oltre i limiti previsti dal suo permesso di soggiorno turistico. Il giovane si è rivolto ad un avvocato, facendo ricorso verso la decisione dati i rischi che lo avrebbero atteso in Nigeria.
Da qui la sospensione dell'ordinanza e, mentre il giudice si è riservato di prendere ogni opportuna decisione sulla causa, il ragazzo potrà rimanere in Italia. Il suo avvocato ha dichiarato entusiasta: «È il primo caso in Italia».
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