Per Ahmadinejad, l'omosessualità è da capitalisti


Intervistato dalla CNN, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha tuonato contro tutti quei governi che riconoscono i diritti dei gay, affermando che: «Questo tipo di supporto all'omosessualità è ancorato unicamente nei pensieri dei capitalisti incalliti e di quanti sono favorevoli ad accrescere il capitale, più che ai valori umani». A suo parere, infatti, l'omosessualità sarebbe stata condannata «da tutti i profeti, tutte le religioni e tutte le confessioni» e politici che offrono il proprio sostegno alla comunità lgbt lo farebbero esclusivamente per guadagnare «quattro o cinque voti in più».
Dopo essersi rifiutato ad una domanda in cui gli si chiedeva come avrebbe reagito se uno dei suoi tre figli fosse stato omosessuale, il presidente iraniano ha sentenziato: «L'omosessualità pone fine alla procreazione».
parole, quest'ultime, che sembrano ricalcare quelle pronunciate pochi giorni fa dal nostro Scilipoti, così com'è curioso notare altre similitudini fra i suoi discorsi e quelli che in questi giorni si sentono nei palazzi della politica italiana.
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