David Testo: dopo il coming out, sfumano gli ingaggi


Lo scorso novembre lo statunitense David Testo, ai tempi calciatore del Montreal Impact, fece coming out. Le sue parole fecero il giro del mondo: «Sono gay: è solo una parte di ciò che sono. E non ha nulla a che fare con il talento di un calciatore. Si può essere sia un ottimo giocatore di calcio che essere gay. Mi dispiace solo di non averlo fatto prima. Ho combattuto con questo per tutta la mia vita, la mia carriera. Vivere la vita di un atleta professionista ed essere gay allo stesso tempo è qualcosa di incredibilmente difficile».
Parole toccanti che, però, si sono dovute scontrare con l'omofobia del mondo del calcio. Un'omofobia particolarmente odiosa perché spesso negata, nascosta, ma al netto dei fatti troppo ben radicata.
Ed è così che, dopo tutte le parole a sostegno del suo gesto, il trentunenne non è più riuscito a trovare una squadra in cui giocare.
«Non credo che ci siano squadre di calcio disposte a stringere contratti con un gay» sono state le sue laconiche parole.
E poi ci si meraviglia se i calciatori (o gli sportivi in generale) hanno paura a fare coming out...

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