Forza Nuova: la legge contro l'omofobia può attendere


Maurizio Crozza ironizzava: «Ci sono cento indagati in Parlamento che dovrebbero fare una legge anticorruzione: sarebbe come chiedere a Giovanna D'Arco di andare a fare legna per il suo falò». È forse possibile provare una sensazione simile anche nel sentire il leader di Forza Nuova che parla di leggi anti-omofobia... ma così è stato.
Durante una conferenza stampa blindatissima tenutasi a Bologna, Roberto Fiore ha dichiarato: «Noi non siamo ossessionati dal tema dell'omosessualità, ma non possiamo tollerare la fortissima spinta che c'è, anche mediatica, volta a demolire la prima cellula della società e cioè la famiglia, senza contare che in Parlamento c'è una legge sull'omofobia come se fosse un'emergenza nazionale».
Insomma, a lui poco importa se c'è chi rischia di essere aggredito per strada (spesso da soggetti vicini all'estrema destra) solo per il semplice fatto di esistere: quelle vittime possono attendere.
Poi, contestando anche il fatto che ai gay possano essere riconosciuti dei diritti, a proseguito: «I diritti dei gay contrastano con quelli della famiglia. Ci sarà un calo demografico forte, così come un calo valoriale, e lo dico da padre, patriota e politico».
Non è chiaro come un riconoscimento giuridico possa portare ad una flessione nelle nascite (sembrerebbe quasi che si presupponga che tutti ambiscano ad essere gay ma siano etero solo grazie alle discriminazioni esistenti). Poi, rispolverando una soluzione già proposta dai neo-nazisti greci, propone la sua soluzione populistica alla crisi: «Azzerando l'odioso debito che non va pagato e immettendo moneta da parte dello Stato». Due punti con cui Forza Nuova intende presentarsi alle prossime elezioni nazionali e locali.
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