I neofascisti di Alba Dorata arrivano in Italia


Alba Dorata, il movimento filonazista, xenofobo ed antisemita greco è sbarcato in Italia. La registrazione ufficiale presso l'Agenzia delle Entrate di Trieste è avvenuta lo scorso 25 ottobre, mentre il sito italiano è stato registrato solo il 4 novembre. Ed è proprio dal web che ha avuto inizio la loro campagna di reclutamento, con tanto di rimborsi economici per ogni nuovo tesserato che i soci riescono a portare al partito.
Ad essersi autoproclamato segretario politico è Alessandro Gardossi, ex-segretario regionale di Forza Nuova e -fino a qualche tempo fa- vicino a Domenico Scilipoti.
Il gruppo neonazista intende candidarsi alle prossime elezioni proponendo un ritorno alla vecchia moneta: «Alba Dorata prevede di pagare i creditori con la Lira (stampata apposta, moneta di Stato) che però devono essere utilizzati solo in Italia per le merci italiane. Non avremo più il bisogno di valuta estera come l'euro o il dollaro per comprare le materie prime perché non compreremo né venderemo più per il periodo necessario». Nel manifesto è prevista anche la responsabilità civile dei magistrati ed un trasferimento degli stranieri in carcere in strutture collocate nei Paesi natii.
Riguardo alle famiglie, il movimento sostiene di voler garantire sostegno solo a quelle composte da un uomo ed una donna «perché saranno in grado di concepire figli», pur senza negare «il diritto di amarsi tra persone dello stesso sesso». Una posizione curiosa se si considera che il partito ellenico ha avviato dei veri e propri raid contro la comunità gay locale.
Inoltre Alba Dorata precisa che i bambini dovranno avere il diritto «ad un padre maschio e una mamma femmina per non scombussolare l'ordine naturale».
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