Tre pesrone lgbt su quattro hanno subito discriminazioni


Il 73% delle persone lgbt dichiara di avere subito forme di discriminazione o di pregiudizio durante la vita. È quanto risulta dall'indagine svolta in Italia, Belgio, Olanda ed Estonia ed inserita nell'ambito del progetto Niso.
Il luogho dove si verificano il maggior numero di casi è la scuola, seguita dalla famiglia, dai bar e locali, dai media e internet. Transessuali e gay risultano generalmente più discriminati delle lesbiche, ma quest'ultime nel 37% dei casi lamentano la famiglia come il luogo di maggior discriminazione.
La ricerca ha preso in esame anche l'opinione che gli studenti hanno nei confronti dell'omosessualità: il 55% di loro ritiene che i gay siano discriminati in italia, mentre il 40% è convinto che i gay uomini abbiamo caratteristiche particolari che li distinguono dal resto della popolazione (spesso citando stereotipi negativi legati all'essere effeminati, alla promiscuità, alle malattia e alla passività).
È da sottolineare il fatto che ben il 46% degli studenti sia convinto che l'omosessualità sia "una scelta". Solo il 43% la reputa "un orientamento sessuale", mentre un 9% la considera una "malattia mentale".
Il 63% si dichiara a proprio agio con un compagno gay o lesbica, mentre il 19% afferma che si sentirebbe a disagio in quella circostanza.
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