Berlusconi: «Assediato dalle richieste di candidarmi»


Tra i vari annunci di annullamento delle primarie e rassicurazione sul fatto che ci sarebbero state, pare ormai certo il futuro del centrodestra: Berlusconi tornerà in campo. La decisione, che verrà presa «tutti insieme nei prossimi giorni», pare ormai cosa fatta.
Nonostante gli enormi sacrifici a cui tutti gli italiani sono stati chiamati per sanare i bilanci lasciati dal suo esecutivo, l'ex-premier pare addossare tutte le colpe al governo Monti, sostenendo che «La situazione oggi è ben più grave di un anno fa quando lasciai il governo per senso di responsabilità e per amore del mio Paese». Ed ancora: «L'economia è allo stremo», «il debito che aumenta», «il potere d'acquisto che crolla», «la pressione fiscale a livelli insopportabili», «l'edilizia crolla», «il mercato dell'auto è distrutto». Insomma, uno scenario da profezia Maya che lo ha portato ad affermare: «Non posso consentire che il mio Paese precipiti in una spirale recessiva senza fine. Non è più possibile andare avanti così».
Berlusconi smentisce anche le ipotesi di chi sostiene che gli elettori non vorrebbero più alla guida del Paese: «La realtà è l'opposto: sono assediato dalle richieste dei miei perché annunci al più presto la mia ridiscesa in campo alla guida del Pdl». Ed intanto su Internet spuntano le immagini di un «assedio» davanti a Palazzo Grazioli: una decina scarsa di anziani che sventolano bandiere.
D'altra parte il continuo tira e molla sulle primarie (con tutte le varie affermazionie smentite) non poteva che alimentare un po' di ironia sul partito. Lo stesso Guido Crosetto (esponente del PdL, ex sottosegretario e candidato alle primarie del centrodestra) ha commentato: «Le primarie non hanno più senso. Sono diventate il pulcino pio della politica italiana. È diventata una farsa, archiviamole. Ormai vado alle trasmissioni televisive solo se mi garantiscono che si parla d'altro».
Tornando alla situazione politica, Giorgia Meloni su Twitter ha commentato: «Considero la ricandidatura di Berlusconi un errore. In ogni caso, decisioni come questa vanno discusse e prese negli organi competenti». Roberto Formigoni, invece, è più critico sull'annunciata fine del sostegno al Governo tecnico: «La situazione è molto difficile ma bisogna tenere i nervi saldi. È meglio che il Governo prosegua la sua azione fino a fine legislatura».
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