I tifosi dello Zenit: «No a giocatori di colore o gay»


Niente giocatori di colore o gay. È l'assurda richiesta giunta dai tifosi dello Zenit San Pietroburgo attraverso un comunicato ufficiale. «Non siamo razzisti -si legge- ma vediamo l'assenza di giocatori neri nella nostra squadra come il perpetuarsi di un'importante tradizione dello Zenit. Permetterebbe allo Zenit di mantenere l'identità nazionale della squadra, che è il simbolo di San Pietroburgo». «Vogliamo soltanto calciatori provenienti dai paesi nostri fratelli, come Ucraina, Bielorussia, le repubbliche baltiche e la Scandinavia. Noi abbiamo la stessa mentalità e lo stesso background storico e culturale di queste nazioni». «E non vogliamo neppure esponenti di minoranze sessuali in squadra».
Nonostante i risultati della squadra siano stati spesso legati alla presenza di giocatori sudamericani, sotto attacco risulta probabilmente il neo-acquisto Hulk (foto), stappato al Porto a suon di milioni.
Immediata è giunta la replica del club campione di Russia, che si è immediatamente dissociato attraverso le parole dell'allenatore italiano Spalletti: «La tolleranza è la capacità di comprendere e accettare la diversità. Essere tollerante significa anche lottare contro ogni forma di stupidità [...] Posso garantire che farò il possibile per aiutare chi cerca di spiegare alla gente cosa sia la tolleranza e quanto sia importante rispettare la cultura e le tradizioni di tutti. Lo Zenit ha dimostrato con i fatti cosa significhi tenere un comportamento tollerante e aperto. La squadra ha accolto giocatori provenienti da diversi paesi. Gli atleti lavorano bene insieme per raggiungere un obiettivo comune, i loro sforzi hanno portato e portano risultati tangibili».
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