Il papa: le persone manipolano il proprio orientamento sessuale per alterare la natura che Dio ha dato loro


Nel corso del suo discorso di fine anno alla Curia Romana, Benedetto XVI è tornato sui temi del matrimonio gay già affrontati durante il suo Messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace.
Lo spunto da lui è scelto è il messaggio che il rabbino capo di Francia, Gilles Bernheim, ha presentato lo scorso ottobre al governo francese per contrastare la decisione di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
«Il Gran Rabbino di Francia -ha detto- in un trattato accuratamente documentato e profondamente toccante, ha mostrato che l'attentato, al quale oggi ci troviamo esposti, all'autentica forma della famiglia, costituita da padre, madre e figlio, giunge ad una dimensione ancora più profonda». Secondo il pontefice, infatti, in gioco non ci sarebbe solo la famiglia ma «ciò che in realtà significa l'essere uomini».
Benedetto XVI decide così di citare Simone de Beauvoir: «Donna non si nasce, lo si diventa». Una frase con cui contesta quella che lui chiama l'ideologia del «gender», ossia il sesso come un qualcosa che non è più un dato originario della natura che l'uomo deve accettare e riempire personalmente di senso, bensì un ruolo sociale del quale si decide autonomamente, mentre finora era la società a decidervi».
Secondo il pontefice, dunque, l'omosessualità sarebbe una scelta volontaria e consapevole (quasi come se i gay fossero gruppo di masochisti che vuole rendersi la vita cento volte più complicata solo per fargli dispetto) e l'umo non sarebbe da vedersi come protagonista delle proprie scelte, ma come pedina che deve essere mossa dalla società.
Affermazioni pericolose, ribadite anche nella sua idea di una «manipolazione della natura, che oggi deploriamo per quanto riguarda l'ambiente, diventa qui la scelta di fondo dell'uomo nei confronti di se stesso. Esiste ormai solo l'uomo in astratto, che poi sceglie per sé autonomamente qualcosa come sua natura».
Nell'occasione il papa spiega anche il perché della sua ingerenza nei governi locali, sostenendo che Chiesa sia impegnata a difendere i valori non negoziabili affinché questi possano tradursi in azione politica: «Essa non ha soluzioni pronte per le singole questioni. Insieme con le altre forze sociali, lotterà per le risposte che maggiormente corrispondano alla giusta misura dell'essere umano».
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