Il grillino: «I vaccini fanno diventare gay»


«Quando il vaccino viene introdotto nel bambino, questo poi cresce e cerca di trovare una propria personalità, e se questa viene inibita dal mercurio o dalle sostanze vaccinali che si introducono nel cervello diventa gay». È questa la teoria sostenuta da Gian Paolo Vanoli, esponente del gruppo Meetup "Lombardia 5 Stelle", in occasione di un'intervista rilasciata a Vice.com. Ed ancora: «Il problema lo sentiremo soprattutto nelle prossime generazioni, perché quando abbiamo un omosessuale che genera una figliolanza questi si porteranno dietro il DNA dell'ammalamento del genitore. Perché l'omosessualità è una malattia, anche se l'OMS ha deciso che non lo è».
Secondo l'attivista, è anche per questo motivo che bisogna perseguire il progetto di Grillo per l'abolizione dell'obbligatorietà dei vaccini. Ma Vanoli non si ferma qui. In attesa di un veto ai vaccini, il pseudo-medico suggerisce di curare il "rischio" di omosessualità con l'urinoterapia: «Per quattro anni ho bevuto la mia urina. Non la prima della giornata, la seconda. Un bicchiere, ogni dì. E posso dire che alla mia età -ho 72 anni- è stata davvero una terapia eccezionale». Talmente eccezionale che, sempre secondo il suo parere, «puoi curare qualsiasi malattia con l'urinoterapia, anche il cancro».
Ed intanto il Meetup bergamasco ha approvato a maggioranza rimuovere l'obbligatorietà delle vaccinazioni pediatriche così come suggerito da Grillo e da Vanoli, peraltro adducendo anche motivazioni prese da Internet ma scritte da un uomo condannato nel 1998 per procurato allarme.

Update 19:30: Attraverso un commento copia-incollato su vari siti, Mattia Calise dell'M5S ha precisato che «il meetup è una piattaforma di libero accesso che non coincide con il MoVimento 5 Stelle» e che «Ci corre l'obbligo inoltre di avvisare voi e i vostri lettori del fatto che il sig Vanoli ha nella sua intervista rilasciato dichiarazioni che nulla hanno in comune con i principi, le idee e il programma del M5S. In particolare troviamo molto offensiva la parte in cui viene definita l'omosessualità una malattia. Tali affermazioni contrastano radicalmente con quanto più volte il M5S ha dichiarato a riguardo attraverso i suoi portavoce».
Ma se oggi il movimento asserisce che «Non ci sembra corretto che il pensiero isolato di una persona, che si auto-attribuisce un ruolo che nessuno gli ha mai affidato, né a Segrate né altrove, possa essere confuso con quello di un gruppo che da anni lavora al fianco di professionisti per elaborare percorsi virtuosi sul territorio», è proprio Vince.com a far notare che si è sempre parlato di un attivista e che la sezione di Segrate ha più volte preso accettato e rilanciato su Facebook le sue teorie mediche. Anzi, il 12 novembre scorso è stato il gruppo stesso a dichiararne ufficialmente la militanza e lo scorso febbraio, in piena campagna elettorale, il gruppo M5S di Lissone lo ha ufficialmente invitato a fare da moderatore in una serata pubblica dedicata al tema delle vaccinazioni.
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