Il grillino omofobo querela Crozza


Il tutto ha avuto inizio il 31 marzo scorso quando Francesco Perra, candidato al Senato con il Movimento 5 Stelle, intervenne nel corso di una trasmissione televisiva di Videolina per parlare di matrimoni gay. «Essendo [il matrimonio] un'istituzione che ha sempre riguardato l'uomo e la donna -dichiarò- come fai a istituirlo per persone dello stesso sesso? Allora, siamo nel terzo millennio, cambiamo anche il concetto del matrimonio, ma allora a quel punto possiamo sposarci in tre, potremmo anche sposarci con il nostro animale, perché ci sono persone che hanno un rapporto affettivo con il proprio animale».
Se quel pessimo paragone fra unioni gay e zoofilia sarebbe potuto finire nel dimenticatoio, le sue parole hanno avuto avuto eco nazionale grazie a Maurizio Crozza che, nel corso del suo "Crozza nel Paese delle meraviglie" su La 7 ha mandato in onda quel vergognoso filmato, ironizzando sull'ignoranza di un simile pensiero.
Dopo le giuste ed immancabili polemiche, Perra pensò di risolvere il tutto con una nuova intervista a Videolina, nella quale sostenne che in quel momento stava parlando da privato cittadino e non da politico (quasi come se si trattassero di due persone diverse) e che il suo paragone con gli animali voleva essere affettuoso e non un'offesa.
Alla fine Perra non è stato eletto, ma l'ex candidato al Senato pare tutt'altro che intenzionato a lasciar perdere: l'Unione Sarda di oggi, infatti, riporta che il politico ha dato mandato al proprio legale di querelare il comico per diffamazione. Ma, considerato che la gravità era tutta intrinseca nelle sue parole, verrebbe da chiedersi quale sia la logica per cui si cerchi un colpevole in chi si è limitato a diffondere e sottolineare una vergognosa esternazione pronunciata da un candidato al Senato della Repubblica (soprattutto considerato che -perlomeno in una democrazia sana- è un diritto degli elettori quello di poter conoscere le idee e i pensieri dei propri candidati prima del voto).
4 commenti