I due pesi e le due misure dei giornali cattolici


Si sa che i giornali cattolici italiano non trasudano certo di amore fraterno quando si parla di matrimoni gay e, tra loro, è sicuramente degna di nota l'offensiva lanciata da Tempi. Sempre in prima linea nel sostenere ed intervistare gli oppositori al progetto di legge di Hollande, il giornale cattolico non ha mancato si scegliere spesso e volentieri di raccontare la propria verità.
Basta sfogliare l'archivio per notare come molti titoli non siano certo finalizzati a distendere il clima: si va da «Ammassati in celle impregnate di vomito e urina: così in Francia trattano chi manifesta per la famiglia» a «Hollande, non vogliamo la tua legge!». Ed ancora: «Io, tra i 67 francesi arrestati perché manifestavo in silenzio per la famiglia. Ecco come è andata», «Siamo in una dittatura» e «Sei a favore della famiglia? In Francia la polizia ti tratta così».
Inutile a dirsi, la legalità o i divieti non vengono mai presi in considerazione, ma il presupposto è che agli oppositori alla norma tutto debba essere concesso... ovviamente senza sprecare inchiostro per raccontare delle violenze di piazza o delle aggressioni omofobe causate dai manifestanti (se non attraverso le parole dell'arcivescovo di Parigi così sintetizzate: «Attenzione, la legge sul matrimonio gay porta a una società violenta». Come dire... la violenza è causata da chi chiede i diritti e non da chi impugna il forcone perché a corto di argomentazioni).
A guardar meglio, però, le decine di articoli degli ultimi giorni ruotano quasi interamente attorno a due singoli episodi: il fermo di alcuni manifestanti (altre fonti lo raccontano in modo un po' diverso) e il racconto di un uomo che sostiene di essere stato fermato dalla polizia perché indossava una maglietta contro i matrimoni gay (anche qui sarebbe curioso sentire anche la versione degli agenti). Ed è proprio su quest'ultimo episodio che ci concentreremo.
Il titolo con sui il giornale ha dato la notizia è già un programma: «In Francia l'emarginazione delle famiglie "normali" è già cominciata». Un bell'insulto alle famiglie gay (evidentemente ritenute "anormali") seguito da messaggio allarmistico su una presunta perdita di libertà causata dai diritti altrui (non c'è come far credere che ti stiano togliendo qualcosa per sobillare l'opinione pubblica).
Dopo aver precisato che «per due volte» si sono tenute manifestazioni contrarie al progetto di legge (tralasciando di ricordare come sia stato ampiamente preannunciato prima delle elezioni e votato dalla maggior parte dei cittadini francesi, ndr), l'articolo riporta la storia raccontata da un uomo che passeggiava per i giardini del Lussemburgo indossando una felpa con la scritta "Manif pour tous" e che dice si essere stato fermato dalla polizia e costretto a togliersi la felpa perché ritenuta «un indumento contrario ai buoni costumi».
Tanto è bastato all'autore del pezzo per gridare allo scandalo e per domandare: «Quale sarà il passo successivo? Vietare che papà uomo, mamma donna e figli come sono venuti al mondo passeggino tenendosi per mano perché "contrario ai buoni costumi"?». E perché non domandarsi se ciò causerà un'invasione di locuste?
Ma facciamo anche finta che il racconto sia vero e che le cose siano andate effettivamente così. Si parla di un uomo che indossava un indumento raffigurante un messaggio d'odio verso le famiglie gay a cui è stato gentilmente chiesto di toglierselo (probabilmente avrebbero fatto lo stesso anche con una maglietta raffigurante una svastica, non dissimile nel significato ideologico). È una cosa così oltraggiosa?
Come si può gridare allo scandalo senza ricordare che a causa di quel simbolo a molti francesi viene negata la possibilità di esistere? Da Parigi e da Nizza ci giungono le storie di persone aggredite e picchiate semplicemente perché gay. La negazione del diritto all'esistenza non sarà forse un crimine maggiore?
Chi ha delle argomentazioni valide non ha la necessità di esaltare il superfluo e di nascondere la verità. Ma qui, forse, le poche argomentazioni sono finite da un pezzo...
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