Il primo soldato gay espulso dall'esercito statunitense


Gotthold Frederick Enslin è un tenente che prestava servizio nell'esercito continentale del generale George Washington. Era il febbraio del 1778 quando il soldato Anthony Maxwell venne portato davanti alla corte marziale con l'accusa di aver diffuso notizie malevole sul suo conto: il processo terminò con la completa assoluzione dell'imputato e con un rinvio a giudizio per Enslin, ora accusato apertamente di sodomia.
Il tribunale si riunì per discutere il suo caso ed il 15 marzo emise il suo verdetto di condanna. Il comandante del suo reggimento optò per la sua espunzione dall'esercito e, di fatto, si trattò del primo caso documentato di un allontanamento legato all'orientamento sessuale di un soldato.
I diari del tempo riportano con dovizia di particolari anche la modalità adottata per l'esecuzione di quella decisione: accompagnato dal suono di tamburi e pifferi, il tenente Gotthold Frederick Enslin venne letteralmente spogliato della sua uniforme e condotto oltre le rive del fiume Schuylkill. L'ordine perentorio che gli venne dato fu quello di non farsi mai più rivedere, mentre il suo cappotto venne simbolicamente rigirato dalla parte sbagliata.
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