È morto don Andrea Gallo


Non ce l'ha fatta. Dopo l'aggravarsi delle sue condizioni di salute, alle 17.45 di oggi si è spento don Andrea Gallo. Aveva 84 anni.
Nato a Genova il 18 luglio 1928, si avvicinò già in tenera età ai Salesiani di don Bosco, divenendo novizio nel 1948. I suoi rapporti con le gerarchie ecclesiastiche, però, non furono mai ottime e si perdono i conti degli stop forzati e dei trasferimenti a cui fu soggetto.
Nel 1970 perse la parrocchia a causa di un suo paragone tra i danni della droga e quelli determinati da disuguaglianze e guerre. È in questi anni che conobbe anche Fabrizio De Andrè, uno dei suoi fedeli che non mancò di dirgli che «Ti sono amico perché sei un prete che non mi vuol mandare in Paradiso per forza».
Da lì a poco don Gallo fondò la comunità di San Benedetto al Porto, un logo di accoglienza per tossicodipendenti, alcolisti e malati psichici.
Apertamente schierato dalla parte dei gay, nel 2009 partecipò al Genova Pride e da sempre si è battuto contro a chiusura mentale della Chiesa cattolica nei confronti degli omosessuali. Definì l'omosessualità «un dono di Dio», si pronunciò a favore dell'elezione di un papa gay ed appoggiò l'introduzione dei matrimoni fra persone dello stesso in Italia.
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