Campane a festa alla Cattedrale Nazionale di Washington per la sentenza sulle nozze gay


Dopo le sentenze della Corte Suprema statunitense sull'incostituzionalità del DOMA e sull'illegittimità della Prop8, la Chiesa Cattolica ha dissotterrato l'ascia di guerra e l'arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone, si è spinto a sostenere che «Il futuro della nostra democrazia è in pericolo». E se l'ala più radicale dei Conservatori dice di aver già preparato un emendamento per modificare la decisione della Corte, è da segnalare come la loro idea non sia unanimemente condivisa: da un lato gli elettori più giovani del partito di destra si dicono favorevoli alle unioni gay, dall'altro ci sono confessioni religiose che hanno plaudito alla scelta.
È il caso degli episcopaliani che, immediatamente dopo la sentenza, hanno deciso di festeggiare facendo suonare a festa le campane della Cattedrale Nazionale di Washington per quasi un'ora.
«Moltissimi cristiani vivono le loro vite insieme a persone del loro stesso sesso -ha dichiarato Gary Hall, decano della cattedrale- e vediamo i frutti della loro fedeltà nelle nostre famiglie, nelle nostre chiese e nelle nostre comunità. Se riusciremo ad approfittare di questo storico momento per vedere più chiaramente come la loro fede contribuisce al bene comune, potremo camminare insieme ai nostri fratelli e alle nostre sorelle lgbt come un'unica comunità cristiana».
La Cattedrale Nazionale di Washington è la sesta al mondo e la seconda degli Stati Uniti per dimensioni e lì Martin Luther King tenne la sua ultima predica dal pulpito, prima di essere assassinato.
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