Australia: stop alle epulsioni dalle scuole cattoliche sulla base dell'orientamento sessuale


Grazie ad un progetto di legge presentato dal senatore indipendente Alex Greenwich, nell'area del New South Wales (nel sud dell'Australia) alle scuole religiose verrà presto impedito di poter continuare ad espellere gli studenti sulla base del loro orientamento sessuale.
«È già così difficile fare i conti con la propria sessualità -ha dichiarato Greenwich- e se gli studenti cercano aiuto in un professore, un preside, un consigliere o un cappellano della scuola, possono rischiare l'espulsione». L'attuale norma anti-discriminazione che vige nella regione, infatti, esclude espressamente tutti gli istituti religiosi dalla sua applicazione.
«Non è un modo per punire qualcuno ma per difendere tutti gli altri» è la risposta giunta dagli istituti interessati, in prima linea nel chiedere di poter continuare ad ignorare le leggi vigente in nome della loro «libertà di religione» che, a loro dire, «è un diritto umano riconosciuto a livello internazionale». «Non potremmo accettare la rimozione della nostra esenzione dal rispetto della legge se non saremo certi che ci sarà fornito un modo alternativo di garantire la nostra libertà di religione», hanno aggiunto.
Di parere diametralmente opposto è il Consiglio dei diritti umani australiano, il quale ha sottolineato come sia «ragionevole che lo stato chieda che i finanziamenti pubblici siano erogati solo a chi è conforme ai principi di non discriminazione previsti dalla legge».
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