Indiana: introdotto il carcere per i gay che chiederanno di potersi sposare


L'incostituzionalità del DOMA sancito dalla Corte Suprema degli Stati Uniti è una decisione che non fa fatto piacere ai gruppi più conservatori ed omofobi del Paese. Forse ispirandosi alle assurde leggi contro la «propaganda omosessuale» volute dalla Russia, i politici dell'Indiana hanno approvato una legge che punirà con il carcere tutte le coppie dello stesso sesso che chiederanno una licenza matrimoniale o le persone che «solennizzano» i matrimoni fra gay.
Dato che alcune organizzazioni gay avevano invitato a formalizzare le richieste di matrimonio (in modo che l'inevitabile rifiuto sottolineasse la discriminazione a cui si era sottoposti), il governo ha pensato bene di ricorrere ad uno stratagemma da azzeccagarbugli. Grazie ad una precedente legge del 1997 che definisce reato la manipolazione delle richieste di matrimonio, ai politici conservatori dell'indiana sono bastate poche modifiche per inserire un divieto all'alterazione dei campi "uomo" e "donna" dei moduli per la richiesta di una licenza matrimoniale o all'inserimento di due nomi dello stesso sesso. Il tutto sarà ora punito con una multa da diecimila dollari e fino a diciotto mesi di carcere.
Ma non è finita qui. Chiunque sia ritenuto colpevole di aver «solennizzato un matrimonio» tra persone che per le leggi dell'Indiana non possono sposarsi, sarà punito con sei mesi di carcere ed una multa di mille dollari. Inoltre il gruppo parlamentare è già al lavoro per introdurre un esplicito divieto alle nozze gay all'interno della Costituzione, con la possibilità che un referendum sul tema possa tenersi già nel 2014 (anche se i sondaggi non danno per scontato un esito favorevole ai conservatori).
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