La Catholic League alla CNN: «I preti che abusano dei minori sono omosessuali, non pedofili»

Sono gravi e preoccupanti le parole pronunciate da Bill Donohue, presidente della Catholic League statunitense, durante il programma televisivo "New Day" della CNN. Parlando dello scandalo dei preti pedofili, Donohue ha sostenuto che «Quando gli uomini fanno sesso con uomini adolescenti si chiama omosessualità. Non è la pedofilia»
Il conduttore ha provato a ricordargli che l'omosessualità e la pedofilia sono cose ben distinte, facendo anche riferimento alle recenti parole del papa riguardo all'ossessione della Chiesa contro i gay. Eppure Donohue non ha avuto dubbi nel proseguire il suo discorso: «Meno del 5 per cento dei sacerdoti coinvolti in molestie sono pedofili. Non smetterò mai di dire la verità. E il Papa non ha mai detto che non dovremmo farlo. Sono sempre i gay a colpire ed essere gay significa che sei sulla strada per diventare un molestatore».
Ed ancora: «Se l'81 per cento delle vittime sono maschi, il 100 per cento dei loro carnefici (quindi i preti, ndr) sono maschi, e il 78 per cento delle vittime hanno passato la pubertà, la parola nella lingua inglese non è "pedofilia", è "omosessualità"». Alla domanda del conduttore su come sapesse se i sacerdoti che hanno commesso quegli abusi fossero gay, Donohue ha risposto: «Lo dirò ancora una volta: la maggior parte dei preti molestatori sono gay, anche se la maggior parte sacerdoti gay non sono molestatori. Se un uomo ha rapporti sessuali con un altro uomo, non lo chiamereste così?».
Peccato che la pedofilia non funzioni così e che un uomo che ha un rapporto con un minore di sesso maschile non sia necessariamente gay (anzi, i dati indicano come la maggior parte di loro sia eterosessuale). È inutile aggiungere che il ragionamento opposto apparirebbe già di per sé inammissibile a priori.
Curioso anche è come lo statuto della Catholic League preveda di difendere «il diritto dei cattolici -laici e del clero- attraverso la partecipazione alla vita pubblica americana, senza diffamare o discriminare». In questo caso pare evidente che le ultime due clausole non siano state rispettate.