Un incontro sottotono fra Obama e i gay russi

Così come annunciato, Barack Obama ha incontrato alcuni esponenti delle associazioni lgbt russe in occasione del G20 di San Pietroburrgo. I toni, però, sono stati molto più pacati delle previsioni: il Presidente degli Stati Uniti si è limitato a congratularsi con loro per il lavoro che svolgono, senza volersi in alcun modo pronunciare (come fatto in passato) sulla legge introdotta lo scorso giugno che vieta ogni forma di «propaganda omosessuale» in presenza di minori.
«Il presidente ha detto che non può privilegiare i diritti umani nel contesto delle relazioni con la Russia, perché ci sono altre priorità -ha dichiarato Igor Kochetkov, attivista del Network LGBT- Non sono d'accordo con Obama, perché dal mio punto di vista, ignorando le questioni dei diritti umani, restringiamo le nostre possibilità di cooperazione in tutti gli altri settori».
Da segnalare, però, è un anche un altro fatto. Durante l'incontro fra Obama e la comunità gay, alcuni manifestanti lgbt sono scesi in piazza per manifestare e la polizia, anziché arrestarli come solitamente accade, pare abbia preferito difenderli dagli attacchi di una cinquantina di attivisti ortodossi giunti per metterli a tacere.