Milano: forze dell'ordine schierate per impedire possibili contestazioni al convegno anti-gay


"Ideologia del gender, omofobia e unioni civili omosessuali: un itinerario contro la famiglia". È questo il titolo del convegno organizzato ieri a Milano da Alleanza Cattolica e svoltosi dietro la protezione di un ingente schieramento delle forze dell'ordine, chiamate ad impedire che qualsiasi forma di contestazione potesse aver luogo (così come avvenuto ad Alessandria quando, al termine dei lavori, alcuni attivisti gay hanno preso la parola per contestare le tesi sostenute dai relatori).
È nel manifesto stesso di Alleanza Cattolica che sono contenuti i «cinque punti fermi» alla base dell'incontro: «riconoscere le unioni di fatto, comprese quelle omosessuali, danneggia la famiglia», «le unioni civili non sono l'alternativa, sono l'apripista per il matrimonio e l'adozione omosessuali», «le proposte anti-omofobia mettono in pericolo la libertà di espressione», «la legge naturale e il senso comune non valgono solo per i cattolici, sono in gioco principi e valori generali che chiunque può riconoscere sulla base della ragione» e «solo un fronte ampio di amici della famiglia, credenti e non credenti, potrà ostacolare queste proposte».
Tra i partecipanti figurano anche i nomi dell'ex ministro Maurizio Sacconi (Pdl), l'ex parlamentare del Pdl Alfredo Mantovano e il portavoce de La manif pour tous Tugdual Derville. Quest'ultima è stata invitata per testimoniare il loro lavoro nella lotta contro i matrimoni gay approvati in Francia.
4 commenti