L'uomo che vuole fermare le nozze gay alle Hawaii


Il progetto di legge per introdurre le nozze gay alle Hawaii sembrava ormai sul punto di essere approvato. L'iter aveva avuto inizio lo scorso settembre, quando il governatore Neil Abercrombie convocò una sessione speciale delle Camere per discutere l'argomento: con 25 voti a favore e due contrari, la commissione giunse alla conclusione che le nozze gay (e non le unioni civili) erano l'unica via per garantire la parità parità di tutte le coppie dinanzi alla legge. Dopo la discussione alla Camera, il 30 ottobre scorso anche il Senato ha approvato quel progetto progetto di legge e sarebbero mancate pochi altri passaggi istituzionali per rendere le Hawaii il quindicesimo stato degli Usa ad aver approvato il matrimonio ugualitario.
Eppure al senatore Bob McDermot (nella foto) pare che il progetto non piaccia e, pur essendo solo ed in minoranza nella sua posizione anti-gay, pare che le sua azioni rischino di bloccare o di ritardare notevolmente la legge.
L'uomo, infatti, ha rispolverato un emendamento del 1998 in cui si legge: «Il legislatore ha il potere di riservare il matrimonio alle coppie di sesso opposto». Quell'articolo venne votato dal 69,2% degli elettori e ai tempi servì per affossare un'analoga legge. Nonostante l'opinione pubblica sia molto cambiata negli anni, pare che alcuni cavilli legislativi non consentano ai legislatori di modificare una scelta referendaria senza procedere ad una nuova chiamata alle urne. Ed è proprio a quello che si è appellato il sanatore.
I sondaggi paiono chiari nel sostenere che la maggioranza della popolazione oggi si esprimerebbe in maniera diversa ma, forse anche per raggiungere i propri fini, McDermot si dice certo che la politica anti-gay vincerebbe ancor oggi. Insomma, i tempi per risolvere la questione rischiano di dilatare i tempi, condannando milioni di coppie nell'incertezza per il piacere di un unico uomo.
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