Il Pd ha contribuito ad affossare la risoluzione europea sulla salute e sui i diritti sessuali e riproduttivi


Non vedrà la luce la risoluzione europea che avrebbe dovuto impegnare gli stati membri alla tutela dei diritti riproduttivi e dell'autonomia delle donne (affrontando su questioni come la contraccezione, l'accesso all'interruzione di gravidanza, la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili e l'educazione sessuale) e la lotta contro l'omofobia.
Ed è così che Arcigay ha espresso «sconcerto e rabbia» nell'apprendere che nella bocciatura del testo sono risultati «determinanti nella bocciatura i cinque voti degli europarlamentari italiani Pd, tutti dichiaratamente renziani».
Vittorio Prodi, Silvia Costa, Franco Frigo, Mario Pirillo, Patrizia Toia e David Sassoli hanno così contribuito ad impedire «un ulteriore invito del Parlamento Europeo agli Stati membri a evitare ogni discriminazione legata all'orientamento sessuale, l'identità di genere e l'espressione di genere e a promuovere i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali». Nel testo bocciato, infatti, si sottolineava anche che «la sterilizzazione forzata od obbligatoria di qualunque persona rappresenta una violazione dei diritti umani e dell'integrità fisica di tali individui», con un invito all'abrogazione delle leggi che la impongono alle persone transessuali (come in Italia, dove la rimozione chirurgica dei genitali è imposta come prerogativa per il riconoscimento dell'attribuzione anagrafica del sesso).
«Il Pd in sede europea ha spianato la strada a un grave arretramento in tema di diritti delle donne e delle persone omosessuali e trans -ha dichiarato Flavio Romani, presidente di Arcigay- La compagine renziana si è comportata come un vero e proprio cavallo di troia inviato dai clericali a indebolire il fronte della sinistra. Stesso scenario, ieri, in Regione Emilia Romagna dove il Pd non ha voluto mettere al sicuro, con l'aggiunta di sole tre parole, l'accesso alle case popolari per le coppie formate da persone dello stesso sesso. È indispensabile a questo punto che Renzi chiarisca e che espliciti una volta per tutte la posizione sua e del Partito su questi temi. Ed è altrettanto necessario che l'elettorato di sinistra prenda atto dell'inganno di cui siamo tutti vittime e che si mobiliti per sanzionare alle urne questi reazionari travestiti da progressisti, un vero e proprio virus col quale si intende indebolire il cammino verso l'uguaglianza, il rispetto dei diritto umani e la vera democrazia».
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