L'ex sindaco di Sulmona ha denunciato quanti presero posizione contro le sue frasi anti-gay


Era il 2011 quando l'allora sindaco di Surmona finì alla ribalta delle cronache per un video che mostrava un'intervista realizzata nel 2006 da un emittente locale. Seduto dinnanzi ad una telecamera, l'ex primo cittadino sostenne che: «Non vorrei che mio figlio fosse gay, anche perché non ho figli maschi. Per fortuna ho due figlie femmine... purtroppo anche tra le donne esiste l'omosessualità. Preferirei moltissimo che le mie figlie crescessero in maniera normale, facessero una vita normale, formassero una famiglia normale. Se poi dovessi vedere che le cose non vanno tanto bene, beh, le farei curare, insomma.... perché chi è omosessuale fa una scelta che è contraria a quella che la natura gli ha indicato». Ma il politico di centrodestra, che di professione è anche medico, ha anche aggiunto che: «Se hai degli ormoni maschili, se hai un genoma di tipo maschile, se hai cromosomi x e y invece di avere x e x fai il maschietto. Se c'hai x e x fai la femminuccia. Il contrario è un po' fuori natura: probabilmente ci sono problemi di composizioni intermedie di questi assetti genetici. Ci sono gli x-x-y, gli x-x-x-y. Ci sono delle aberrazioni genetiche che determinano il fatto che non si sia né perfettamente uomo né perfettamente donna... ma appunto le ho chiamate aberrazioni perché sui libri sono descritte come delle patologie non come cose normali».
Ai tempi partecipò alle manifestazioni contro sé stesso, lanciò una campagna cittadina contro l'omofobia e si rivolse alla magistratura per far rimuovere quel video da YouTube dato che, a suo parere, le sue parole non sarebbero state di alcun interesse pubblico e risultavano lesive della sua immagine. Inspiegabilmente i giudici gli diedero ragione (implicitamente sostenendo che un cittadino non ha il diritto di conoscere le idee espresse da chi è chiamato a rappresentarlo) ed il video venne rimosso.
Ma se la vicenda sembrava ormai conclusa, un nuovo capitolo si sta aprendo in questi giorni. Com'è immaginabile, infatti, molte persone scrissero commento su YouTube per prendere posizione contro quelle affermazioni aberranti. Secondo quanto denunciato dalla rivista online PrimaDaNoi, però, tutti loro stanno ricevendo in questi giorni degli avvisi di garanzia per aver preso posizione contro l'ex primo cittadino.
«Siamo davanti ad un modo abbastanza bizzarro di procedere -ha dichiarato all'Ansa il presidente nazionale di Arcigay (l'associazione a cui alcuni denunciati si sono rivolti)- Questa ammucchiata di querele è abbastanza incomprensibile considerando che lui stesso aveva fatto marcia indietro. Aspettiamo di capire bene le dimensioni della vicenda e poi potremo pensare di attivarci come Arcigay ed entrare nel processo».
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